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mercoledì 16 novembre 2011

Pensiamo come salvare Grammichele

Cari amici di Rossoarancio.net,
a livello nazionale assistiamo ai primi segnali di cambiamento.
E' difficile dare una lettura dei fatti.
Da un lato abbiamo chi critica il ritorno ai "Governi tecnici", cioè a governi non eletti direttamente dal popolo che in forza dell'attuale momento di crisi, si arrogano il diritto di approvare una serie di misure impopolari (sulla cui necessità però ci sarebbe da discutere..).
Dall'altro lato, abbiamo chi guarda a Monti come il salvatore dell'Italia, l'unico che può risollevare le sorti di un paese "rovinato" da Berlusconi.

Noi non entriamo nel merito della questione e vorremmo invece preoccuparci di Grammichele. La crisi globale ha ovviamente anche delle ripercussioni sul nostro piccolo paese tuttavia non dobbiamo pensare che sia tutto direttamente connesso. La crisi genera andamenti generali (il calo della "domanda") ma c'è sempre chi riesce a difendersi meglio o addirittura a sfruttare il momento per ottenerne vantaggi.

Prodotti succedanei.
In tempo di crisi, le domande di beni e servizi possono registrare curve diverse le une dalle altre.
Spieghiamo meglio. Durante la guerra, ad esempio, mentre la "domanda" di carne scende (in quanto prodotto costoso), aumenta quella delle uova (in quanto prodotto più economico che garantisce l'apporto di proteine). La stessa cosa potremmo dire per il burro e la margarina ecc.
Addirittura, dopo la guerra, alcuni prodotti succedanei (come ad esempio la gomma sintetica) riuscirono a conquistare i mercati con più successo di quelli originariamente utilizzati (la gomma naturale).

Cosa vogliamo dire.
Insomma chi è bravo a cogliere le opportunità che la crisi offre riesce non solo a difendersi meglio ma anche a guadagnarci.
Nel caso di Grammichele ovviamente non è semplice trovare le soluzioni giuste... ma neppure impossibile.
La crisi attuale sta cambiando profondamente i mercati. Molti comuni del nord si stanno preparando sin da ora alla nuova economia e noi.. be' noi stiamo a guardare avendo come unica preoccupazione quella di garantire un po' di pace (no giustizia) sociale attraverso cantieri pensati più per soddisfare l'esigenza di occupazione che per finalità strategiche.
Attenzione. Nessuno nega che si debbano aprire nuovi cantieri e far lavorare le persone ma, tanto per dirne una, invece di rifare la stessa piazzetta per 3 volte perchè non si pensa di asfaltare nuove strade?!
Occorre creare le pre-condizioni per cavalcare le occasioni di sviluppo economico invece di pensare che la semplice "spesa" sul territorio sia di per se sufficiente a garantire benessere.
Se si continua a spendere i soldi male e senza finalità strategiche, non si avrà alcun fattore moltiplicatore dell'investimenti effettuati e finiti gli apporti regionali e/o comunitari, rischiamo di trovarci in una crisi peggiore di quella attuale.

Critiche serie e semplici stupidaggini.
Naturalmente a questo punto ci sarà chi pensa che parlare è facile mentre difficile è fare...
Ai sostenitori della "politica del fare" rispondiamo con le parole di K.E.Boulding "Le teorie senza i fatti sono sterili, ma i fatti senza teorie sono privi di senso".
Il "fare" senza prima "pensare" ci ha portato a questa condizione e adesso ci tocca pagare il conto di queste politiche scellerate.
Tanto per capirci, la critica non è rivolta a tutto l'MPA. E' innegabile che a Grammichele stiano arrivando fondi grazie all'attenzione del Presidente della Regione e all'interessamento degli altri parlamentari del suo movimento.
Se non fosse stato eletto Lombardo con ogni probabilità molti lavori non sarebbero stati finanziati. E non diciamo questo per sciocca piaceria nei confronti del nostro illustre compaesano ne' al contrario per denunciare fantasiosi regimi di favor verso Grammichele a discapito dei paesi limitrofi.
La verità è innegabile. L'interessamento del Presindente, dimostrato anche dalla continua presenza in paese, ha reso possibile cogliere delle opportunità che altrimenti sarebbero sfuggite.
Anche i più accesi avversari politici non possono negare che Lombardo ha sempre dimostrato di tenere alla sua città natale e di questo non possiamo che esserne grati.

Regionale e locale.
Non tutto quello che succede a livello regionale però si registra anche a livello locale.
Se abbiamo un Presidente della Regione che riesce a garantire regolarmente la sua presenza a Grammichele (che - al di la dell'amore che possiamo nutrire in quanto abitanti - ricordiamo essere un comune tutto sommato piccolo nello scenario regionale), a livello locale notiamo l'assordante silenzio del Sindaco. Cioè riceviamo più attenzioni dal Presidente della Regione, che potrebbe "giustificatamente" concentrare la sua attenzione su altro, rispetto al nostro Sindaco che dovrebbe essere il principale latore delle istanze cittadine..

Panta rei.
Come scritto sopra, la crisi cambia i mercati, cambia le "regole del gioco", cambia gli scenari di sviluppo e occorre essere capaci, veloci e forse anche fortunati a cogliere le nuove opportunità.
Per fare questo però la prima condizione è essere presenti.
In condizioni normali, potremmo permetterci un sindaco part-time ma stiamo vivendo una crisi pesantissima e i cittadini hanno bisogno di un referente istituzionale che - per quanto sia impegnato in tale direzione - non può essere solamente il Presidente della Regione e il suo entourage.
Tra la Presidenza regionale e il cittadino, troviamo altre istituzioni ed in primis il Comune. Il Sindaco, che non per nulla viene anche chiamato "primo cittadino", deve garantire una maggiore presenza nelle istituzioni.
Nessuno dice che si tratti di un lavoro semplice. Solo chi ha vissuto un po' le istituzioni può capire quanto può essere duro (e non scherziamo!) ascoltare tutte le istanze dei cittadini, quelle serie e fondate come quelle banali e assurde.
Ma questo è il lavoro del sindaco, nel bene e nel male.
Adesso non si tratta di muovere critiche strumentali o ideologiche, ma di iniziare a creare le pre-condizioni per assicurare al paese una serie e duratura crescita economica.
Non viviamo tutto in termini di scontro politico. Se nei giorni scorsi ci siamo chiesti come mai nessuno dell'opposizione ha chiesto le dimissioni del Sindaco, non vuol dire che le stiamo chiedendo noi che non siamo una organizzazione politica (in buona sostanza non potete accusarci di criticare il Sindaco anche quando di fatto stiamo criticando solo l'opposizione!).
Il nostro vuole essere un invito a TUTTI, maggioranza e opposizione, a lavorare di più, meglio e possibilmente in modo più efficace perchè in questo periodo di crisi straordinaria si richiede a TUTTI un impegno straordinario.
Buon lavoro.


PS - Stipendi e dissesto.
In questi giorni è circolata la notizia del taglio degli stipendi della Giunta per evitare il dissesto.
Ovviamente si tratta di una notizia mal riportata altrimenti non si comprenderebbe come la semplice "spesa" della Giunta possa salvare un comune dal dissesto..
In ogni caso, proprio per schierarci contro alcune tendenze antipolitiche che sembrano andare per la maggiore nella piazza, riteniamo assolutamente giusto che il lavoro del Sindaco (e degli Assessori) sia remunerato altrimenti nessuno potrebbe dedicare il tempo necessario alla propria attività istituzionale.

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