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sabato 19 novembre 2011

PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA


Cari di Rossoarancio.net,
mentre il quadro politico nazionale diventa sempre più ingarbugliato, a livello locale assistiamo ai primi passi di una possibile alleanza tra MPA-PD.

A Caltagirone si è tenuto ieri un incontro dove erano presenti esponenti di entrambi i partiti e - stando ai manifesti (purtroppo un impegno catanese mi ha impedito di assistere all'incontro)- era presente come "sindaco del Terzo polo" anche il nostro Compagnone.

Nuovi scenari, nuove alleanze.
La possibilità di un'alleanza locale tra MPA e PD sembra sempre più concreta, anche in considerazione dell'evoluzione del quadro politico regionale tuttavia a Grammichele questo sembra essere un argomento tabù.
Ovviamente un ribaltone in corsa sarebbe vissuto male tanto per l'elettorato del centrodestra quanto per quello del centrosinistra: in fondo Compagnone e Barone si sono presentati con programmi diversi e non si sono fatti sconti durante la campagna elettorale però.. c'è un però (frase che rubo al mio carissimo ex-maestro di scacchi)!

Tempistica e tempismo.
Il centrosinistra nelle poche realtà dove ha vinto (mi riferisco a tutto il territorio nazionale) è stato "vincente" proprio per la formula utilizzata, ovvero grazie alle PRIMARIE.
Con le primarie i cittadini hanno potuto partecipare e far saltare (spesso ma non sempre) le logiche di partito, preferendo candidati nuovi o che non avrebbero avuto alcuna possibilità se si fosse seguita la via della mediazione tra i vari dirigenti dello schieramento.
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Nel centrosinistra grammichelese non è facile adottare questo modello. Le ragioni sono diverse e purtroppo giocano tutte a favore del MPA in barba al residuo elettorato di centrosinistra.
In condizioni normali le primarie andrebbero organizzate quest'anno per dare la possibilità a tutti (e dico tutti) gli interessati di parteciparvi. Ci sarebbe il tempo per avviare confronti politici con tutte le componenti del centrosinistra (PD, IDV, SEL ecc ecc) e dar vita a quel fondamentale momento democratico rappresentato appunto dalle primarie.
Per chi non è avvezzo a queste cose, occorre precisare che serve tempo per raggiungere "regole" condivise. Nelle riunioni di "schieramento", in genere ci sono i partiti maggiori che premono per regole più favorevoli a loro, i partiti piccoli o i movimenti civici che cercando di
avere maggiori garanzie per non fare semplici "donazioni di sangue" in favore dei soliti noti ecc. ecc.
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Purtroppo non sempre si raggiunge una base comune e qualche volta c'è chi rompe con i possibili alleati solo perchè vuole comunque candidare un proprio soggetto a sindaco.. capite bene che per quanto noiose e ripetitive, occorrono più riunioni per raggiungere accordi anche su cose apparentemente semplici come le primarie.
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Comunque, la difficoltà adesso sono legate alla natura bipolare del MPA. I dirigenti del PD difficilmente potrebbero indire le primarie oggi escludendo il possibile nuovo alleato MPA.. Cosa succederebbe se poi volessero stringere alleanza con loro?
E viceversa gli Autonomisti del MPA neppure potrebbero parteciparvi: come giustificherebbero la cosa con gli alleati del PDL?

Pastrocchi.
Ecco qui la frittata! Il PD si trova in un "cul de sac", (espressione francese che non esprime concetti volgari ma semplicemente indica una situazione da cui è impossibile uscire) e come sostiene qualche mio caro amico ci vorrà un "sac de cul" per venirne a capo.
In ogni caso da tutta questa vicenda chi ne trarrà beneficio? Di sicuro non il PD che rendendosi impraticabili le primarie, rinuncerà all'unico strumento che lo potrebbe rendere preferibile agli altri partiti. Di sicuro neppure i partiti minori (vd IDV o SEL) che come possibili alleati vedranno cancellate ogni possibilità di vittoria (possibile solo in alleanza col PD).

Aguzza la vista.
A vedere bene, chi trae vantaggio da tutta questa situazione sarà il
partito più forte: MPA.
Perchè? E' presto detto. In caso di alleanza col PD, il candidato sindaco sarà con ogni probabilità espressione del partito più forte, ovvero del MPA, e tutti i rapporti di forza andranno a suo vantaggio: quale potrebbe essere la forza "contrattuale" del PD? Quasi nulla.

Microscopio.
Quasi nulla, non vuol dire però assolutamente nulla. Di certo piccoli "compensi politici" saranno elargiti, ma in questi rapporti forzati ovviamente ne trarranno beneficio solo i dirigenti attuali.
In buona sostanza, secondo questo quadro anche se il centrosinistra (come alleanza PD-IDV-SEL) muore; anche se inche se il PD prende meno voti (perchè votare PD e non direttamente MPA in caso di alleanza MPA-PD?); anche se il fallimento di questa strategia politico-elettorale potrebbe essere innegabilmente imputata all'attuale dirigenza.... per assurdo sarebbe appunto tale dirigenza a trarne i maggiori benefici.

Appello.
Visto che siamo sempre accusati di essere ora contro il centrodestra, ora contro il centrosinistra.. be', ci lanciamo in un atto politicamente "scorretto". Pur non volendo prendere posizione per uno schieramento piuttosto che per un altro, noi riteniamo che avere una "maggioranza che amministri" ed una "opposizione" ben chiara e definita non possa che giovare alla città. Pertanto noi lanciamo il nostro appello.

Cari amici del centrosinistra, non importa se siete dirigenti o semplici militanti, ribellatevi allo stato di fatto, evitate situazioni poco chiare, pretendete le PRIMARIE ADESSO.
Date la possibilità a tutti i partiti, i movimenti, le associazioni e/o i semplici cittadini che non si riconoscono in questa amministrazione di sostenere un candidato ed un programma veramente alternativi.
FATELO ORA perchè il futuro candidato deve avere il tempo di rinsaldare tutte le anime dell'opposizione e lavorare per accrescere i consensi dello schieramento.
Non condannate il centrosinistra ad uno stato di opposizione o subalternità permanente, non abbandonatevi al senso di sconfitta cronica, non cedete al fascino dell'eroe perdente.
La politica è ben altro. E' più facile brandire la spada della trasparenza, della lotta alle inefficienze, del buongoverno quando non si devono mettere le mani nella macchina amministrativa.
Ma è solo raggiungendo la stanza dei bottoni che si può davvero contribuire a cambiare le cose.
Con la speranza che possiate uscire vincitori da questa battaglia, vi auguriamo in bocca al lupo!


mercoledì 16 novembre 2011

Pensiamo come salvare Grammichele

Cari amici di Rossoarancio.net,
a livello nazionale assistiamo ai primi segnali di cambiamento.
E' difficile dare una lettura dei fatti.
Da un lato abbiamo chi critica il ritorno ai "Governi tecnici", cioè a governi non eletti direttamente dal popolo che in forza dell'attuale momento di crisi, si arrogano il diritto di approvare una serie di misure impopolari (sulla cui necessità però ci sarebbe da discutere..).
Dall'altro lato, abbiamo chi guarda a Monti come il salvatore dell'Italia, l'unico che può risollevare le sorti di un paese "rovinato" da Berlusconi.

Noi non entriamo nel merito della questione e vorremmo invece preoccuparci di Grammichele. La crisi globale ha ovviamente anche delle ripercussioni sul nostro piccolo paese tuttavia non dobbiamo pensare che sia tutto direttamente connesso. La crisi genera andamenti generali (il calo della "domanda") ma c'è sempre chi riesce a difendersi meglio o addirittura a sfruttare il momento per ottenerne vantaggi.

Prodotti succedanei.
In tempo di crisi, le domande di beni e servizi possono registrare curve diverse le une dalle altre.
Spieghiamo meglio. Durante la guerra, ad esempio, mentre la "domanda" di carne scende (in quanto prodotto costoso), aumenta quella delle uova (in quanto prodotto più economico che garantisce l'apporto di proteine). La stessa cosa potremmo dire per il burro e la margarina ecc.
Addirittura, dopo la guerra, alcuni prodotti succedanei (come ad esempio la gomma sintetica) riuscirono a conquistare i mercati con più successo di quelli originariamente utilizzati (la gomma naturale).

Cosa vogliamo dire.
Insomma chi è bravo a cogliere le opportunità che la crisi offre riesce non solo a difendersi meglio ma anche a guadagnarci.
Nel caso di Grammichele ovviamente non è semplice trovare le soluzioni giuste... ma neppure impossibile.
La crisi attuale sta cambiando profondamente i mercati. Molti comuni del nord si stanno preparando sin da ora alla nuova economia e noi.. be' noi stiamo a guardare avendo come unica preoccupazione quella di garantire un po' di pace (no giustizia) sociale attraverso cantieri pensati più per soddisfare l'esigenza di occupazione che per finalità strategiche.
Attenzione. Nessuno nega che si debbano aprire nuovi cantieri e far lavorare le persone ma, tanto per dirne una, invece di rifare la stessa piazzetta per 3 volte perchè non si pensa di asfaltare nuove strade?!
Occorre creare le pre-condizioni per cavalcare le occasioni di sviluppo economico invece di pensare che la semplice "spesa" sul territorio sia di per se sufficiente a garantire benessere.
Se si continua a spendere i soldi male e senza finalità strategiche, non si avrà alcun fattore moltiplicatore dell'investimenti effettuati e finiti gli apporti regionali e/o comunitari, rischiamo di trovarci in una crisi peggiore di quella attuale.

Critiche serie e semplici stupidaggini.
Naturalmente a questo punto ci sarà chi pensa che parlare è facile mentre difficile è fare...
Ai sostenitori della "politica del fare" rispondiamo con le parole di K.E.Boulding "Le teorie senza i fatti sono sterili, ma i fatti senza teorie sono privi di senso".
Il "fare" senza prima "pensare" ci ha portato a questa condizione e adesso ci tocca pagare il conto di queste politiche scellerate.
Tanto per capirci, la critica non è rivolta a tutto l'MPA. E' innegabile che a Grammichele stiano arrivando fondi grazie all'attenzione del Presidente della Regione e all'interessamento degli altri parlamentari del suo movimento.
Se non fosse stato eletto Lombardo con ogni probabilità molti lavori non sarebbero stati finanziati. E non diciamo questo per sciocca piaceria nei confronti del nostro illustre compaesano ne' al contrario per denunciare fantasiosi regimi di favor verso Grammichele a discapito dei paesi limitrofi.
La verità è innegabile. L'interessamento del Presindente, dimostrato anche dalla continua presenza in paese, ha reso possibile cogliere delle opportunità che altrimenti sarebbero sfuggite.
Anche i più accesi avversari politici non possono negare che Lombardo ha sempre dimostrato di tenere alla sua città natale e di questo non possiamo che esserne grati.

Regionale e locale.
Non tutto quello che succede a livello regionale però si registra anche a livello locale.
Se abbiamo un Presidente della Regione che riesce a garantire regolarmente la sua presenza a Grammichele (che - al di la dell'amore che possiamo nutrire in quanto abitanti - ricordiamo essere un comune tutto sommato piccolo nello scenario regionale), a livello locale notiamo l'assordante silenzio del Sindaco. Cioè riceviamo più attenzioni dal Presidente della Regione, che potrebbe "giustificatamente" concentrare la sua attenzione su altro, rispetto al nostro Sindaco che dovrebbe essere il principale latore delle istanze cittadine..

Panta rei.
Come scritto sopra, la crisi cambia i mercati, cambia le "regole del gioco", cambia gli scenari di sviluppo e occorre essere capaci, veloci e forse anche fortunati a cogliere le nuove opportunità.
Per fare questo però la prima condizione è essere presenti.
In condizioni normali, potremmo permetterci un sindaco part-time ma stiamo vivendo una crisi pesantissima e i cittadini hanno bisogno di un referente istituzionale che - per quanto sia impegnato in tale direzione - non può essere solamente il Presidente della Regione e il suo entourage.
Tra la Presidenza regionale e il cittadino, troviamo altre istituzioni ed in primis il Comune. Il Sindaco, che non per nulla viene anche chiamato "primo cittadino", deve garantire una maggiore presenza nelle istituzioni.
Nessuno dice che si tratti di un lavoro semplice. Solo chi ha vissuto un po' le istituzioni può capire quanto può essere duro (e non scherziamo!) ascoltare tutte le istanze dei cittadini, quelle serie e fondate come quelle banali e assurde.
Ma questo è il lavoro del sindaco, nel bene e nel male.
Adesso non si tratta di muovere critiche strumentali o ideologiche, ma di iniziare a creare le pre-condizioni per assicurare al paese una serie e duratura crescita economica.
Non viviamo tutto in termini di scontro politico. Se nei giorni scorsi ci siamo chiesti come mai nessuno dell'opposizione ha chiesto le dimissioni del Sindaco, non vuol dire che le stiamo chiedendo noi che non siamo una organizzazione politica (in buona sostanza non potete accusarci di criticare il Sindaco anche quando di fatto stiamo criticando solo l'opposizione!).
Il nostro vuole essere un invito a TUTTI, maggioranza e opposizione, a lavorare di più, meglio e possibilmente in modo più efficace perchè in questo periodo di crisi straordinaria si richiede a TUTTI un impegno straordinario.
Buon lavoro.


PS - Stipendi e dissesto.
In questi giorni è circolata la notizia del taglio degli stipendi della Giunta per evitare il dissesto.
Ovviamente si tratta di una notizia mal riportata altrimenti non si comprenderebbe come la semplice "spesa" della Giunta possa salvare un comune dal dissesto..
In ogni caso, proprio per schierarci contro alcune tendenze antipolitiche che sembrano andare per la maggiore nella piazza, riteniamo assolutamente giusto che il lavoro del Sindaco (e degli Assessori) sia remunerato altrimenti nessuno potrebbe dedicare il tempo necessario alla propria attività istituzionale.