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domenica 13 dicembre 2009

NATALE, NO GRAZIE.

Cari amici di Rossoarancio.net,
---sarà la crisi economica, sarà che andiamo sempre di fretta, sarà che stiamo perdendo i nostri valori...insomma sarà quel che volete ma il Natale sta perdendo parte della sua “magia”.
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La fiera dell'Immacolata.
Chi non ricorda l'impazienza per la fiera dell'Immacolata?
Il tizio che vendeva piatti facendo sfoggio di una ars oratoria pari a quella di Baffo Roberto... gli utensili più strani (e davvero mai visti prima) per tagliare, cucinare, cuocere e pulire... il venditore di ombrelli (..chissà perchè si aspettava sempre la fiera per comprarne uno nuovo)... i pastorelli di tutte le misure (..ogni anno si cercava sempre un personaggio nuovo e particolare)...
Be'...storia vecchia!
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Tempi moderni.
Forse occorre adattarsi ai nuovi ritmi... forse occorre capire che oggi l'organizzazione della società impone una “accelerata” nelle conversazioni con gli amici, negli acquisti, nelle cene con i parenti... forse occorre accettare lo “stress” di questa velocità come qualcosa di normale ma...
diamine che nostalgia per alcune “lentezze” del passato.
Ricordate le nonne che preparavano la pasta in casa? L'odore dei biscotti e dei dolci natalizi (non quelli delle merendine preconfezionate)? Ricordate quelle cene che erano delle vere e proprie feste e non delle abbuffate??
...esageriamo?! Sicuramente....non tutto quello che si vive adesso è cosi negativo..e, ovviamente, non tutto è peggiore rispetto al passato...però che l'atmosfera natalizia anno dopo anno si stia affievolendo ci sembra innegabile.
Nel paese non si respira l'aria del Natale.
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Fortunate eccezioni.
Per fortuna, ci sono importanti eccezioni. Il Natale ha sempre unito l'aspetto “pagano” dei regali, del cibo, delle giocate a carte a quello più “religioso” (ma preferirei definirlo “spirituale”) della solidarietà, della comunione, dell'incontro.
Sotto questo punto di vista, ha una valenza “spirituale” anche il cenone. Cosa vogliamo dire. Se considerato non solo sotto la prospettiva di assecondare i piaceri della Gola ma come momento di incontro e condivisione familiare...be' anche il cenone ha una sua importanza spirituale.
Ovviamente non vogliamo cadere nel blasfemo ma l'aspetto relazionale delle feste è davvero importante. Ancora più importante è quando lo si riesce a realizzare con estranei (cioè con componenti estranei al giro dei propri familiari o cari) e qui non possiamo non ricordare le splendide esperienze delle comunità religiose. In particolar modo riteniamo che sia ancora vivo e vitale (magari solo un pizzico meno rispetto al passato) l'atmosfera che si trova dentro le varie parrocchie e sopratutto nelle diverse comunità che si riuscono in queste.
Ma perchè questo “spirito del Natale” non riesce ad avere una dimensione più ecumenica?
Cioè perchè non riesce a trasferirsi all'intera comunità paesana?
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Teorie e teoremi...tante assoluzioni e poche soluzioni.
Cosa succeda è sotto gli occhi di tutti...ma ognuno da una lettura diverse sulle cause e sulle possibili soluzioni. Il Natale sicuramente è vissuto sottotono dai nostri concittadini.. almeno nella dimensione collettiva a cui ci stiamo riferendo ...ci auguriamo che vada meglio nella sfera individuale di ogni singolo grammichelese!
Ma perchè non si riesce a ridare slancio al paese con delle attività che possano far riscoprire il valore del Natale?
Non ci riferiamo solo agli addobbi cittadini che potrebbero stimolare il commercio..ma a quegli eventi che potrebbero anche farci riscoprire “comunità”, ognuno come parte di un insieme comune!
Organizzare un evento per il giorno di Natale che faccia riunire tutti in piazza (fosse anche una messa all'aperto..e sperando che il tempo sia clemente!) in modo tale da incontrarci, farci gli auguri insieme e per un momento dimenticare i problemi che ognuno di noi deve affrontare nel quotidiano.
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Sogni, illusioni e politica.
Di certo è più facile fare “voli di fantasia” che realizzare attività, eventi e iniziative. Su questo non vorremmo essere considerati poco realistici anche perchè siamo consapevoli che non tutto può essere fatto e ogni cosa ha un costo...
Ma una domanda allora sorge spontanea: la Politica (o se preferite i singoli politici che abbiamo eletto) non deve rappresentare anche le aspettative, i bisogni (non solo economici), i valori, insomma (diremmo in una parola) “i sogni” delle persone?
Se non fosse cosi, a che serve?!
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Interrogativi aperti e porte chiuse.
Siamo nel corso principale di Grammichele, davanti a tutti i negozi sono stati apposti dei meravigliosi alberi di Natale..ma qualcuno ha pensato bene, nello "spirito del Natale" di prenderne in prestito uno.
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Una sola parola.
VERGOGNA.

L'augurio.
Cari amici, sperando che fatti del genere rimangano "singolari", vi auguriamo di trascorrere un felice Natale con i vostri cari.


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