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domenica 8 febbraio 2009

Consulta Giovanile di Grammichele: aspettando Martedi 10 Febbraio

Cari amici di Rossoarancio.net,
che dire… a Grammichele siamo ad un passo dalla approvazione della Consulta Giovanile.
Martedì 10 febbraio si riunisce il Consiglio Comunale che finalmente, dopo appena 10 anni dalla prima richiesta di costituzione della Consulta giovanile, dovrebbe approvarla!
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La storia.
Raccontare tutto il percorso della Consulta giovanile di Grammichele è davvero difficile. Nel ’99 organizzai personalmente una riunione con una riunione con tutte le associazioni affinché si arrivasse ad uno statuto condiviso da tutti e che doveva essere solo “recepito” dal Comune.
Le cose però non erano cosi semplici.
Raccogliemmo oltre 200 firme di giovani grammichelesi ma nulla!
Nuove riunioni, nuovi incontri ma nulla!
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10 anni.
Oggi, anno 2009 che mi vede 30enne, finalmente siamo ad un passo dalla approvazione della Consulta. Tra i principali artefici di questo (possibile) successo c’è un altro 30enne che ha creduto da sempre e si è speso al di là degli schieramenti di appartenenza nella battaglia per l’istituzione della Consulta: l’assessore Giandinoto.
Ma se verrà approvata, la Consulta vedrà tra i suoi principali promotori istituzionali tutti i giovani consiglieri, da Salvo Russo a Dario Altamore del MPA, da Nino Amarù del PDL a Dario Greco del PD..loro rappresentano la novità di questo consiglio comunale, loro stanno creando le condizioni politiche affinché si giunga a questo risultato.
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Esultiamo?
Non dire gatto se non lo hai nel sacco!...cosi recita un antico proverbio ed in effetti dopo 10 anni di illusioni, meglio non esultare troppo prima della deliberazione consiliare.
Eccesso di prudenza? Forse, ma segnali preoccupanti in effetti affiorano.
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La vita si allunga.
Se è vero che nel nuovo millennio le aspettative di vita si allungano, forse dovrebbero aumentare proporzionalmente anche le aspettative di giovinezza… o no?!
O meglio, forse questo è il pensiero recondito di qualcuno…
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La seconda possibilità.

E’bello immaginare che ad ognuno di noi sia data una seconda possibilità nella vita. Purtroppo questo non accade spesso…e, diciamolo, se è vero che questo accade spesso nei film americani, altrettanto di rado capita nella realtà siciliana…o mi sbaglio?!
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Nuove chanche.
La nascita della Consulta mi vede molto contento. Sono anni che ci speravo, mi sono impegnato e nel mio piccolo mi sono speso molto. Adesso mi rendo conto che la sua approvazione oggi, nel 2009, mi vedrà fuori da questo organo perché ormai non sono cosi “giovane” come quando per la prima volta varcai le porte dell’ufficio di protocollo (appena ventenne) per depositare la bozza di Statuto preparata con tanta cura.
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Nei corridoi.
A questo velo di rammarico che innerva le mie considerazioni vi è però la consapevolezza “positiva” di aver contribuito (forse minimante) ad una Consulta che rimarrà in eredità ai “nuovi” giovani. Non ne potrò prendere parte, ma la sentirò per sempre un po’ mia….pensavo…ma solo fino ad un paio di giorni fa…infatti alcune voci mi rivogliono “giovane”, tanto “giovane” da potere rientrare nella consulta…si…si…nonostante i miei 30anni suonati.
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Miracoli della chirurgia plastica.
Se alcuni interventi di chirurgia plastica permettono di vedere modelle e attrici ormai in età da pensione più brillanti dei talenti emergenti….se i politici italiani hanno una età media da far impallidire qualunque istituto pensionistico, be’…2+2 fa sempre 4!
Se si può innalzare l’età pensionabile perché non si può innalzare l’età che segna la fine della giovinezza? Perché non regalare a tutti gli over 30 questa nuova possibilità??
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"Se il ridicolo uccidesse, avremmo uno sterminio”. E. Biagi
Qualcuno pensa di poter innalzare l’età per essere membro della Consulta giovanile dai 29 anni, universalmente adottati in tutte le Consulte d’Italia, a 33…anzi facciamo 35 anni!!!
Ma vi immaginate una consulta di 30enni….chiamata Consulta Giovanile?!
La cosa ancora più ridicola è che nella bozza di statuto in mano ai consiglieri la Consulta dovrebbe poter essere convocata solo…dal Consiglio Comunale…?!
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La matematica precisione dell’assurdo.
A questo punto verrebbe da chiedersi cosa stanno andando ad approvare i nostri consiglieri…ma facciamo ordine.
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Punto primo.
La voce sull’emendamento per portare a 35 anni l’età massima per essere membro della Consulta giovanile sarà ovviamente uno scherzo di cattivo gusto di qualche mattacchione.
In un quadro politico segnato da una stagnazione delle classi dirigenti, dove il ricambio generazionale sembra una chimera e quando si registra qualche novità molte volte è determinata solo da un ringiovanimento ma assai di rado da un reale rinnovamento...l’approvazione di un simile emendamento risulterebbe essere un affronto a tutti i VERI giovani!
I 30enni farebbero meglio a sgomitare dentro i propri partiti di appartenenza per rivendicare le posizioni che gli spettano invece di cercare rifugio in organi peraltro meramente consultivi!
Se non fosse cosi, la politica apparirebbe ancora più inquietante, frustrante e inaccessibile di quanto già non appaia ai giovani che vogliano avvicinarcisi.
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Punto secondo.
La consulta, ribadisco, è un organo meramente consultivo e assembleare. Ciò vuol dire che scopo della consulta è principalmente quello di avvicinare il Comune alle Associazioni che si occupano dei giovani operanti nel territorio. Sottolineo che si tratta di un organo “assembleare” per volere porre l’accento sul fatto che al suo interno sarebbe sciocco parlare di maggioranze o minoranze. Trattandosi di un organo consultivo, l’unica funzione che la Consulta dovrebbe avere è quella di organizzare le associazioni, unirle, farle discutere e confrontarle con un Assessore, quello alle Politiche giovanili (che in alcuni statuti è previsto come presidente di diritto, in altre no), che comunque dovrebbe “tenere in considerazione” il parere (non vincolante) di tale assemblea nel compimento della sua attività.
A questo proposito, prevedere che la Consulta si riunisca solo quando richiesto dal Consiglio sarebbe a dir poco assurdo. Già non sarà facile garantire la vita di un organo che si basa su di un senso di partecipazione e impegno civico che andrebbe sostenuto maggiormente dal Comune, se poi si cerca di imbrigliare la spontaneità dei giovani attraverso le strettoie della politica (con la “p” minuscola) allora si che si finisce col neutralizzare completamente quest’organo di ogni sua utilità e dinnanzi ad un organo non utile, non funzionale e non funzionante allora sarebbe meglio non istituirlo affatto!
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La città ideale.
In realtà, approvare una Consulta Giovanile funzionante e funzionale all’Assessorato alle Politiche giovanili non è cosa cosi difficile. Non ci vuole certo una laurea in giurisprudenza per capire quali sono gli accorgimenti da prendere, quali articoli inserire e quali scartare per il suo corretto funzionamento.
Per una volta insomma, i giovani di Grammichele dovrebbero chiedere con forza che maggioranza e minoranza operino per il bene collettivo andando oltre le logiche di schieramento o peggio il mero interesse partitico o personale.
Questa volta occorre alla gioventù grammichelese un atto di generosità da parte di TUTTI i Consiglieri Comunali, un esempio di Nobiltà della Politica affinché questo piccolo Paese che magari non offre molto ai suoi concittadini almeno non lasci senza speranze la sua parte migliore: i giovani.
Rossoarancio.net è certo che il Consiglio Comunale non lascerà inascoltato questo appello proveniente non solo dal nostro Blog ma da tutti i giovani grammichelesi!

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