La prima webcommunity del calatino

.

martedì 11 gennaio 2011

CAOS NEL PD

Cari amici di Rossoarancio.net,
___ormai è sotto gli occhi di tutti che nel PD regna un caos incontrollato.
Dopo la scelta di una parte del PD di allearsi con l'MPA di Lombardo, il PD regionale si spacca tra chi difende l'operato della sezione di Caltagirone e chi invece li accusa di insubordinazione.
---
Caltagirone.
Il segretario Cardiel indice un referendum sull'alleanza con Lombardo e...CAOS.
Dopo una vittoria schiacciante dei sostenitori del NO all'alleanza, il PD Regionale e Provinciale sembra entrare in cortocircuito.
---
Considerazioni.
Francamente noi di Rossoarancio.net - come più volte espresso - non scendiamo nel merito della decisione politica del PD. Pur non toccando la "sostanza"della scelta, un piccolo appunto sulla "metodologia" (o se preferite sulle "procedure interne") ci sentiamo di farlo.
La scelta del PD di allearsi con l'MPA potrebbe rilevarsi vincente (tanto a livello nazionale quanto a livello regionale) ma è ovvio che la base del PD voglia sentirsi coinvolta in una scelta come questa che sicuramente non è di poco conto.
Quando leggiamo le dichiarazioni di alcuni onorevoli del PD che arrivano a sostenere che "qualcuno ha invocato, a mio avviso impropriamente e strumentalmente, il principio democratico, volendo rimettere agli elettori, delicatissime decisioni che afferiscono alle strategie politiche del partito, senza tenere conto, di disattendere quello stesso principio democratico, in rispetto del quale si è già votato uno statuto che prevede la elezione democratica di organi rappresentanti" ... "Nel merito, lo strumento delle primarie non dà nessuna garanzia che la volontà degli elettori del Pd sia rispecchiata fedelmente"...be' francamente viene il PANICO!!!
Secondo alcuni "esponenti onorevoli" del PD gli organi eletti, una volta in sella, possono cambiare rotta come meglio credono secondo strategie più o meno condivise e..sentite sentite..addirittura le primarie (l'unica cosa che sembra essere stata gradita del PD) non da' garanzie circa la volontà degli elettori ?! Chi difenderebbe allora la volontà degli elettori? Ma ovviamente si farebbero interpreti e difensori quei dirigenti che - visto che lo statuto del partito li ha messi li- si sentono intoccabili e incriticabili !!!
Alla faccia dell'aggettivo DEMOCRATICO!

2 commenti:

  1. Se le primarie sono plebiscitarie e in linea con le scelte dei quadri dirigenti del partito vanno bene. Se invece esprimono legittimamente un cambiamento di rotta, una discontinuità nella politica dei vertici di partito sovvertono l'ordine democratico. Anche in questo siamo diventati "berlusconiani". L'amore per il capo, nel nostro caso per i vertici di partito deve essere incondizionato. Guai a voler discutere le decisioni dei "capi", ad esigere democrazia e partecipazione. Tutto viene sistematicamente mistificato in nome di una democrazia di carta in un partito che nelle migliori intenzioni di molti suoi elettori, me compreso, aspirerebbe ad essere democratico nella sostanza e non soltanto nel nome.
    F.Piccolo

    RispondiElimina
  2. Ad onor del vero, in questo caso la questione è un po' più complicata. Il Referendum indetto dal PD calatino non rappresenta delle "primarie".
    ---
    Le primarie per essere un minimo credibili devono rispettare delle regole di base (spesso e volentieri disattese dal PD)che altrimenti le rendono inutili....
    ---
    Ciò premesso concordiamo con la tua riflessione anche perchè si critica una delle pochissime realtà siciliane dove il PD è rimasto al governo locale!

    RispondiElimina