LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE ON. RAFFAELE LOMBARDO
Illustre Presidente,
i cento giorni, necessari per dare concretezza all’azione amministrativa del Sindaco e della Giunta del Comune di Grammichele sono abbondantemente passati.
E’ quindi giunto il momento di fare un bilancio della situazione politico amministrativa.
Come Le è noto, il gruppo dei Socialisti di Grammichele e il gruppo degli Artigiani e Commercianti, nell’ultima tornata elettorale amministrativa - nonostante la scadente azione politico-amministrativa che ha caratterizzato gli ultimi due anni della passata legislatura, nonostante l’impopolarità acclarata del primo cittadino, nonostante l’incomprensibile arroccamento su posizioni di auto garantismo e di sfacelo amministrativo di un gruppo sparuto di consiglieri comunali e di assessori - hanno scelto di continuare a far parte di quella coalizione che otto anni fa diventò il fulcro di un ritrovato impegno civico.
Le motivazioni che ci hanno indotto a proseguire l’impegno politico all’interno della coalizione, sono state imperniate sulla consapevolezza che il lavoro di sollecitazione e sensibilizzazione fatto sulla classe politica locale, provinciale, regionale e nazionale in merito:
- alla necessità di creare nuove possibilità di rilancio delle attività economiche e sociali della città
- alla capacità di creare una politica omogenea tra i comuni del Calatino
- alla capacità di potenziare il ruolo di Grammichele nel territorio del calatino
- alla possibilità di sollecitare sviluppo e integrazione delle aree artigianali, commerciali ed industriali all’interno un progetto di potenziamento degli assi viari necessari al trasporto delle marci e alla sicurezza delle persone
- alla necessità di concepire un nuovo sviluppo dell’agricoltura
poteva trovare possibile concretizzazione nel momento in cui tale classe politica si trovava a governare tutti i consessi politici, da quello comunale a quello nazionale.
La validità di tale progetto politico, già posto alla base dell’impegno pubblico profuso dalle due componenti la lista civica “Città in Progresso” durante la campagna elettorale per le regionali, ha avuto ulteriore conferma nel momento in cui si è concretizzata l’opportunità, costituita dall’elezione del Presidente della Regione Siciliana, nativo della nostra città e profondamente legato alle sue sorti.
Purtroppo il bilancio di questi nove mesi di amministrazione, è in contro tendenza con le aspirazioni contenute in tale progetto politico, anzi, a parere unanime di gran parte della popolazione, il bilancio risulta essere disastroso se non nefasto per le sorti della città.
Ancorché l’avvio della legislatura è stata caratterizzata da un’incomprensibile diaspora di potere, nella quale sono emerse tutti i limiti di una classe dirigente incapace anche di gestire il teatrino delle poltrone, irresponsabile a tal punto da interrompere per lungo tempo l’attività del Consiglio Comunale e ancora peggio, tenace vacanziera, capace di far mancare per oltre due mesi l’azione amministrativa della giunta comunale, le componenti la lista civica Città in progresso, sono rimasti pazienti osservatori di un’evoluzione dell’azione politica, del Consiglio e della Giunta, coerente con gli impegni che la coalizione aveva preso con i cittadini.
Gli eventi di cronaca che hanno investito la nostra città, collegati alla grave crisi che attanaglia la
popolazione, l’immobilismo della Giunta e del Sindaco, la diaspora tra i Consiglieri di maggioranza e tra quelli del Movimento per l’Autonomia, la manifesta ingordigia e arroganza di taluni rappresentanti politici e istituzionali, hanno rimosso le ultime speranze di un buon governo della città.
La lista civica “Città in Progresso”, non può accollarsi le responsabilità di una maggioranza che litiga su tutto, che blocca tutto, che tenta di dividere (con un nuovo manuale Cencelli tutto grammichelese) anche l’aria che si respira.
Non è possibile che l’unico atto fatto in questi mesi da questa maggioranza, sia stato l’attuazione del piano di circolazione, che a forza di continue variazioni, è riuscito a far confondere e arrabbiare i cittadini, mentre le problematiche legate allo sviluppo delle attività produttive, giacciono irrisolti nei cassetti delle varie commissioni consiliari, per essere sottoposti ad interventi di chirurgia, privi di benefici d’interesse generale per la città, ma propiziatori dell’interesse di qualcuno.
Non è più possibile condividere un percorso politico con gente rivolta esclusivamente a capitalizzare il pacchetto di voti acquisito durante la campagna elettorale.
Con questa lettera vogliamo segnare la differenza e la distanza tra il nostro impegno politico, generoso, disinteressato, spontaneo, rivolto alle classi produttrici e al rilancio economico e sociale della città e del calatino, e quello dell’attuale maggioranza, che con anomalo e inutile inciucio con l’opposizione, gestisce lo sfacelo amministrativo.
Ci duole manifestare il disagio della nostra condizione politica, che durante la campagna elettorale ha visto insieme, la Sua e le nostre facce, il Suo e il nostro impegno, la comune proposta politica per il bene della nostra città.
Ma alla luce dei fatti, riteniamo che nemmeno un altro intervento diretto e plateale come quello da Lei profuso quest’estate nella pubblica piazza, possa rimediare alle scelte effettuate dalla classe politica della sua parte ma anche quella dei suoi alleati.
Conseguentemente comunichiamo la conclusione del nostro impegno politico all’interno dell’alleanza alla quale abbiamo consegnato la nostra progettualità politico-amministrativa, i nostri consensi e alla quale abbiamo dato la possibilità di ben governare.
Grammichele lì 30/04/2009
I componenti la lista civica “Città in Progresso”