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giovedì 3 luglio 2008

Rimandato o castigato?!

Cari amici di Rossoarancio.net,
prima che in Italia ci fosse la mania di fare riforme e controriforme per le scuole superiori la vita per lo studente era (se non più facile) almeno più chiara: si era promossi, si era bocciati, si era rimandati a settembre per recuperare le materie dove non si raggiungeva la sufficienza!

Poi iniziò il periodo delle riforme seguito da quello delle controriforme. Berlinguer, Moratti ecc. ecc. non si capì nulla…a tal punto che anche per gli stessi maturandi si rischiava di vedere cambiate “le regole del gioco” in corso d’anno…

Adesso…be’ adesso si è tornati, dopo circa un decennio di tentativi, ad un sistema quasi identico a quello passato: promossi, bocciati o rimandati.

Ma…
Ma c’è un “ma”! Dovete sapere che le scuole prevedono dei corsi di recupero estivi.
La cosa potrebbe sembrare ottimale, anzi in via teorica lo è sicuramente. Quando io ero a liceo, in fondo, essere rimandati a settembre era una rottura ma una rottura relativa…in sostanza si faceva poco o nulla e poi…be’ in genere si era promossi a settembre dietro promessa di recuperare in corso d’anno.
Oggi invece si organizzano questi corsi di recupero. Ripeto, ottimo…teoricamente ottimo.

Teoria e pratica.
Dalla teoria alla pratica ne corre. Perché? Be’ il motivo per cui scrivo questo posto è il seguente: voglio porre a voi e ad alcuni pseudo insegnati e presidi una domanda…è possibile fissare le date di questi presunti ottimi corsi di recupero a cavallo di ferragosto?! Ha questo una ragione formativa o punitiva? E se fosse anche inspiegabilmente punitiva, tale punizione riguarda lo studente poco studioso o la sua famiglia?

La domanda sorge spontanea…
La domanda è lecita nel momento in cui all’Istituto tecnico commerciale di Grammichele un insegnate fissa come date per un corso di recupero (che peraltro si vocifera non verrà neppure tenuto dallo stesso professore) il 14 e 16 agosto!

La morale della favola.
Be’..non so se questa storia abbia proprio una morale o se sia legata solo ad uno sciocco spirito di rivalsa verso i propri studenti, fatto sta che qualcosa di certo non va. Non va che un professore rimandi a settembre più della metà dei propri studenti…non va che un preside rimanga inerte di fronte a queste storture.
Certo..occorre valutare se gli studenti si siano impegnati o meno…ma occorrerebbe anche riflettere sul fatto che quello che non si riesce a fare in 9 mesi difficilmente lo si potrebbe fare in poche lezioni peraltro a cavallo di ferragosto. E poi…perché metterle a cavallo di ferragosto? Per accrescere un umore che già non sarà proprio alle stelle?!

La giusta via…
E’ sicuramente facile criticare il lavoro e le scelte degli altri, più difficile è lavorare o prendere scelte difficili…di questo ci rendiamo conto. Ci rendiamo conto che non sarà neppure semplice rimandare a settembre i 2/3 di una classe “a cuor leggero”...a volte anche questo può essere necessario per dare un segnale ad una classe o ad un intero corso…ma anche se fosse cosi, scegliere il 14 e il 16 agosto per i corsi di recupero non è un accanirsi?! E se poi fosse vero che non fosse neppure lo stesso professore a doverli tenere…insomma come si dovrebbe leggere questo dato?

La risposta.
Noi non siamo in grado di trovare una risposta a questo interrogativo…se qualcuno dell’Istituto Tecnico Commerciale, fosse un docente o uno studente, volesse aiutarci a capire meglio questa situazione, noi saremo felici di ospitare un suo intervento video o scritto sul nostro sito.

Anche perchè troppo spesso alcuni gesti finiscono per rimanre inspiegati...

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