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giovedì 26 giugno 2008

Rieccoci!

Cari amici di Rossoarancio.net,
come promesso, rieccoci qui! Conclusa la tornata elettorale siamo ritornati pronti più che mai per “infastidire” i nostri rappresentanti istituzionali affinché – sotto la presenza di un pungolo particolarmente aguzzo come il nostro – possano lavorare al meglio per la città.

Adesso che i giochi sono fatti e che le nostre valutazioni non possono determinare chissà quali (e temuti) mutamenti del consenso elettorale, ci buttiamo in qualche riflessione post-elettorale.

La vittoria.
Come sapete ha vinto il sindaco uscente, il dott. Compagnone. Nonostante qualche timore della prima ora, il risultato finale lo ha visto vittorioso con un margine “buono” ma non “ottimo”.
Infatti, rispetto alla coalizione, ha perso oltre un migliaio di voti…cosa che dovrebbe farlo riflettere.

Certo, quando si parla di percentuali cosi alte e difficile tenere tutti nei ranghi…ma è anche vero che il voto al Sindaco, più di quello al consigliere comunale, è un voto di opinione…un voto insomma che risente molto della “figura” della persona che si vota..e Compagnone non risultava tra i più amati.
Di sicuro non entriamo adesso in giudizi relativi all’operato amministrativo degli ultimi 5anni…abbiamo appena votato e non avrebbe senso! Possiamo però augurarci che si apra una nuova fase anche se sempre nella stessa coalizione…peraltro ci sono anche diversi fattori che spingono ad un certo ottimismo!

Il fattore Lombardo.
In primis dobbiamo ammettere che avere un concittadino alla Presidenza della Regione dovrebbe essere d’aiuto. Noi siamo sicuri che qualunque fosse stato il sindaco scelto dagli elettori, il Presidente Lombardo non si sarebbe “dimenticato” della sua Grammichele ma considerata l’elezione del suo candidato sindaco…be’ adesso c’è la stessa coalizione da Grammichele, salendo su per la Provincia, passando dalla Regione fino al Governo nazionale…quindi non esistono giustificazioni! Adesso si vuole, si può, di deve cambiare rotta!

I giovani.
L’altro fattore che porta un po’ di sano ottimismo è l’apertura, come mai in passato, di un varco per le giovani leve. Al di là dei giovani eletti (tra cui si segnalano figure di tutto rispetto), si delinea un quadro molto positivo per un ricambio generazionale “reale” e non solo di facciata.
L’elezione di Salvo Russo e Dario Altamore nell’MPA e quella di Nino Amarù (nel PDL) dovrebbe portare una ventata di freschezza che si dovrebbe registrare già nei prossimi mesi tanto dentro il palazzo comunale quanto dentro i partiti di riferimento.

Dovremmo quindi assistere a delle politiche comunali più sensibili ai bisogni dei giovani ma soprattutto all’avvio di nuovi percorsi politici nelle varie organizzazioni politiche. Lo stesso Compagnone sa che i giovani della sua coalizione hanno avuto un ruolo determinante per la sua rielezione…chissà magari in questo quinquennio realizzerà finalmente la Consulta giovanile!

A questo proposito, non possiamo dimenticare la designazione ad Assessore di Giancarlo Giandinoto, una tra le giovani promesse più capaci e lungimiranti…anche lui chiamato alla prova dei fatti!

Lato B.
Se per le valutazioni sulla maggioranza occorre attendere, è invece possibile avviare una riflessione per ciò che concerne l’altro lato, ovvero la anzi “le” coalizioni perdenti. Qui occorre fare un ragionamento più articolato.
Partiamo dalla coalizione 2°classificata.

Grammichele libera.
Questo è il nome scelto tempo fa per una associazione che nell’imminenza delle elezioni si è trasformata in lista civica. Sindaco designato era Canzoniere che si è fermato a circa 2200 consensi.. un buon risultato che però gli ha impedito di determinare il ballottaggio. Gli eletti sono Pietro Palermo e Vincenzo (detto Kenzo) Ragusa. Il futuro?....incerto. Cosa faranno i 2 consiglieri di Grammichele libera?! Chi può dirlo.

Ci si potrebbe augurare che si dia vita ad un’unica opposizione, anche per recuperare quella credibilità e quel senso unitario drammaticamente perso prima delle presentazione delle candidature…ma.. diciamo che il netto rifiuto di partecipare alle primarie proposte dal PD e alcune dichiarazioni di Canzoniere sotto campagna elettorale renderanno molto difficile questo cammino.

Più probabile che si abbia per 5 anni un opposizione divisa, affidata più alle individualità che alla progettualità, una opposizione duplice che corra su binari paralleli che forse si incontreranno soltanto alla fine di questo lustro. Considerazioni? Be’..la elezione di due semigiovani…cioè un giovane, Vincenzo, ed uno meno giovane (ma sempre considerato tale), Pietro, lascia essere pacatamente ottimisti sull’apertura di nuovi scenari anche a sinistra…pardon all’opposizione!
Peraltro nessuno dimentica che nel sondaggio lanciato da Rossoarancio.net Pietro Palermo aveva più che doppiato qualunque altro pretendente al “trono di candidato Sindaco” magari chissà.. la prossima volta potremmo vederlo in questo ruolo.

Se Sparta piange, Atene non ride…
Be’…in casa Democratica c’è aria di smobilitazione. Il pessimo risultato elettorale nazionale, regionale, provinciale di certo non aiuta..ma anche quello locale si aspettava essere diverso…almeno un po’ più incoraggiante.

A dire il vero, non credo che il candidato Sindaco abbia molto da rimproverarsi. Coraggio in molte scelte difficili, reale voglia di cambiamento, un’assidua ricerca del dialogo…ecco le virtù di Barone. Il limite? Forse era la figura meno amata accanto a quella di due “già sindaci”...ma le ragioni del risultato forse sono evidenti a chi non si ferma alla superficie.

Al di là del “fattore Lombardo”, pensiamo che le persone abbiano avvertito l’assoluta assenza di una reale opposizione in questi anni. Senza volere scendere nel dettaglio, quindi senza criticare l’operato individuale dei singoli consiglieri (cosa che non ci interessa in questa sede e comunque sappiamo che si dovrebbero fare le dovute “eccezioni”), si deve riconoscere che non si è operato al meglio a sinistra.

Non facciamo riferimento tanto alla veemenza dei comizi o agli attacchi personali che hanno contraddistinto soprattutto alcuni personaggi politici radicali ma alla politica reale, quella fatta sul territorio e per il territorio.

Come si sono rapportati i consiglieri di opposizione con il malcontento che si era sviluppato verso Compagnone (a volte giustificato altre volte, a dire il vero, ingiustificato…perché si sa, il Sindaco è il capro espiatorio di tutto!)?? Hanno saputo convogliarlo in un progetto alternativo? O sono stati solo capaci di soffiare sul fuoco, senza poi controllarne gli effetti?

Be’, come scritto, sono convinto che a Barone ci sia poco da rimproverare ma la coalizione dov’era? Certo, Barone ha iniziato tardi…troppo tardi la campagna elettorale (anche a causa dell’accavallamento con le nazionali che poi hanno avuto un effetto “vortice”) e soprattutto avrebbe dovuto- almeno a nostro avviso- imporsi maggiormente nella scelta degli assessori.. un sindaco che “insegue” avrebbe dovuto puntare su personaggi di alto, altissimo profilo.

Comunque…non si possono fare troppe analisi con i se e i ma, tuttavia è sotto gli occhi di tutti un evidente anomalia:
Barone è fuori dal consiglio comunale! …ma se lui rimane fuori, chi si candida a leader dell’opposizione? Nel PD ci sono tre consiglieri: il giovane Dario Greco, il vecchissimo (politicamente) Mario Marino, il sindacalista Scirè.
Ognuno dei tre e ognuno per motivi diversi, sembrerebbe inadatto.

Dario Greco, “appare” (non diciamo “è”…ci limitiamo alla rappresentazione immaginaria dell’elettorato) troppo giovane e poco avvezzo per un compito cosi arduo come la ritessitura di una opposizione travolta a tutti i livelli di governo. E poi Dario è un personaggio che divide: o si condivide o si odia…non sarebbe un coordinatore ben accettato da tutti!

Mario Marino, “appare” (anche o soprattutto a molti dei suoi stessi compagni di partito) più idoneo ad altri incarichi ma non alla leadership dell’opposizione o alla direzione del partito.

Toto Scirè… “appare” anche lui non idoneo. Perché? In effetti la sua esperienza di sindacalista lo dovrebbe portare alla vetta dei papabili per tale ruolo ma il suo passato non proprio di sinistra rappresenterebbe per molti un forte freno.

L’outsider.
In realtà una figura rimasta un po’ nell’ombra ci sarebbe.
Nel PD ci sarebbe una “non nuova” ma sicuramente “giovane” leva che potrebbe anche, alla luce dell’esperienza maturata e delle prove brillantemente superate, essere idoneo: Samuele Palermo.

Una sfortuna un po’ vigliacca lo ha voluto fuori dal Consiglio Comunale (dicono che abbia visto annullare un numero di voti sufficienti per la sua elezione perché dati nella lista Qui e Adesso e non in quella del PD).

Ma come valorizzare le sue capacità? In effetti è fuori dal consiglio, cosa che non preclude la possibilità di guidare il lavoro di opposizione ma che sicuramente lo rende più difficoltoso…ma poi, con quale ruolo?
Ecco, qui si aprono molte strade che non è possibile analizzare nel dettaglio proprio perché tante e varie. Noi ci limitiamo a ipotizzarne una.
In considerazione del pessimo risultato elettorale, all’interno del PD potrebbe prendere la consapevolezza che un cambiamento sia necessario, che far crescere una nuova classe dirigente sia necessario, che investire sul futuro sia necessario…per farla breve…si potrebbe chiedere un profondo sacrificio a Marino (che dovrebbe rinunciare alla propria carica) affinché Samuele (primo dei non eletti) possa entrare nel civico consesso. Utopia?! Forse, ma i più grandi progetti politici realizzati affondano le loro radici nell’utopia, in sogni che apparivano impossibili.. chissà magari anche in un piccolo comune siciliano si riuscirà a guardare al di là del proprio naso e si avrà il coraggio di fare questo piccolo passo..

Un accenno alle provinciali.
Non potevamo non fare un breve, anzi brevissimo (per non tediarvi troppo), accenno alle elezioni provinciali.
Grammichelese eletto: Gino Porrovecchio.

Cogliamo l’occasione per invitarlo da queste colonne a sottoporsi ad una nostra intervista e auguriamo al neo consigliere Porrovecchio buona fortuna ma soprattutto buon lavoro!

Ma la sorpresa alle provinciali non è stata rappresentata tanto dalla fortunata (per ciò che concerne la ripartizione dei seggi) elezione di Porrovecchio ma il risultato (anche se con una paradossale “non elezione”) di Marco Pitrella.

Circa 700 voti infatti non gli sono bastati per essere eletto alla Provincia. Forse la sfortuna ha avuto un ruolo predominante, forse avrebbe dovuto valutare meglio la lista in cui inserirsi (a Palagonia un consigliere di Rifondazione è stato eletto, com’era prevedibile, con poco più di 400 voti) ma resta il fatto che un cosi ampio consenso rischia adesso di andare perduto.
Anche in questo caso si chiede ad un giovane il coraggio di puntare i piedi e prendere in mano una situazione di certo non facile ma sicuramente gestibile da chi ha idee nuove e tanta voglia di fare.
Coraggio Marco!

Alla fine?
Be’..alla fine non ci rimane che attendere. Si sono aperti innumerevoli possibilità di cambiamento a e per Grammichele: dalla Giunta al Consiglio comunale, dai partiti di destra a quelli di sinistra…
A noi non ci rimane che attendere che le nuove idee si facciano avanti.
Ma sapranno i giovani cogliere questa grande opportunità che gli viene finalmente offerta?

PS: il termine.

Noi di Rossoarancio.net non amiamo i ragionamenti fini a se stessi. Quindi presto, molto presto, spolvereremo la nostra lente di ingrandimento per osservare da vicino l’operato dei nuovi attori politici..e, ma questo lo sapete già, non faremo sconti a nessuno!

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